domenica 18 settembre 2011

SE I COMPITI SI FACESSERO DA SOLI


I ragazzini che tornano da scuola se lo domandano spesso ed anche se i genitori rispondono, loro continuano a chiederselo: “Perché ci danno sempre i compiti per casa?”
I genitori sono stati anch’essi ragazzini ed anche loro, quando lo erano, si ponevano con una punta di disappunto la stessa domanda, non contentandosi delle risposte dei loro genitori.
Eppure basterebbe poco: dei quaderni magici capaci di scriversi da soli con una calligrafia perfetta ed un’ortografia impeccabile, ordinata al punto da allineare perfettamente i numeri dei problemi e delle più svariate operazioni.
I ragazzini non si stancherebbero a fare i compiti e le maestre e i maestri metterebbero solo Bravi, Bravissimi e Ottimi.
Ma non si stancherebbero i ragazzini a fare avanti e indietro tra casa e scuola?
I quaderni con tutta le cartelle non ci potrebbero andare da soli a scuola, mentre i ragazzini continuano a dormire e a giocare nelle loro case?
Alla fine delle carriere scolastiche, però, i diplomi se li prenderebbero i quaderni e sempre loro si cercherebbero i lavori.
Ma i ragazzini che fine farebbero?
A furia di poltrire e di giocare non avrebbero imparato nulla, anche se ormai uomini e donne sarebbero diventati, ma inutili, perché capaci solo a fare niente.
Che senso avrebbe il loro vivere?
I compiti vanno fatti per imparare a crescere, per fare in modo che mai nessuno dimentichi quello che ha da fare, perché nella vita non c’è cosa peggiore che non sapere ciò che si è e cosa si è capaci di fare.
Il modo migliore per saperlo è tenersi allenati svolgendo nel migliore dei modi i propri compiti.

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