domenica 18 settembre 2011

LA CURVA DELLE INVERSIONI


Le strade sono nastri grigi che per collegare dividono il mondo in ambiti. Su di loro  portano delle strisce bianche di varie forme, più o meno lunghe. Al centro, per separare le diverse direzioni di marcia, in genere le strisce sono continue, anche se a volte, dove non è pericoloso, si interrompono.
Ai lati vi sono cartelli con scritte e simboli impressi in varie forme. Coloro che guidano hanno appreso in una scuola apposita il significato di tutti quei segni verticali e orizzontali.
Il senso di tutto questo è diffondere il rispetto delle regole nella circolazione del movimento, ma spesso resta solo una speranza, mentre molti esperti guidatori si mostrano alquanto indisciplinati.
In una strada, ad esempio, dove al centro campeggiava una striscia bianca continua che a tutti avevano spiegato dovesse considerarsi un muro tra le due direzioni, da non oltrepassare in nessun caso, proprio nel punto in cui essa formava una curva, che impediva a chi sopraggiungeva di vedere oltre, improvvisamente sbucavano delle macchie a forma di macchine che svoltavano, tagliando la strada per fare inversione, ma con una tale naturalezza che pareva fosse una manovra consentita.
I malcapitati che sopraggiungevano in entrambe le direzioni non potevano far altro che fermarsi e lasciare che i dritti e indisciplinati terminassero la loro manovra.

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