domenica 18 settembre 2011

COME SONO FATTI ILIBRI


A vederli da lontano, tutti allineati sugli scaffali delle librerie o delle biblioteche sembrano simili e, se non fosse perché alcuni sono più alti e più colorati, quasi non si distinguerebbero.
Un po’ come le persone, viste da dietro si somigliano e da lontano poi sembrano tutte uguali. Per conoscere bene una persona la si deve guardare nel viso e per conoscerla a fondo bisogna sfogliarne i pensieri, parlandogli e ricevendone risposta.
Per i libri occorre fare la stessa cosa.
L’unica differenza è che non hanno una voce propria, le parole, però, le hanno tutte scritte dentro e bisogna armarsi di tanta pazienza e leggere le pagine che sono contenute tra i due lembi della copertina, dura, che sulle prime si crede non si voglia schiudere agli sguardi curiosi di un ragazzino.
I libri sono magici: se un ragazzino li apre e inizia a leggerli, vincendo la sua iniziale pigrizia, si accorge presto che la lettura è solo un modo diverso di viaggiare.
Tutti i ragazzini hanno voglia di viaggiare e sfogliare le pagine di un libro è il modo più facile e più economico di farlo.
Nessun genitore può dire di no ad un ragazzino che vuole leggere un libro.
Anzi, vorrebbe poter trovare anche lui il tempo di leggere e invece gli tocca correre, per davvero, purtroppo e  non tra le parole.

Nessun commento:

Posta un commento